Le note musicali sono delle sillabe simboliche che nella
notazione musicale indicano i vari suoni della scala
fondamentale. Le note musicali sono sette:
do, re,
mi, fa, sol, la, si
la loro diversa posizione nel pentagramma definisce la
relativa acutezza o gravità del suono, mentre la varia forma
con cui sono rappresentate indica il loro valore di durata.
Le sillabe oggi generalmente usate derivano dall’inizio dei
versi di un inno a San Giovanni, attribuito a Paolo Diacono,
e adottato ad uso mnemonico dal teorico Guido d’Arezzo.
Utqueant
laxis
re
sonare fibris
mira
gestorum
famuli
tuorom
solve
polluti
labii
reatum
Sancte
Joanne |
Affinché i tuoi servi, a gola
spiegata, possano della tua vita esaltare i
fasti, togli dalle loro labbra ogni impurità, o
Santo Giovanni |
Per quanto concerne l’attuale
do,
denominazione italiana dell’antica sillaba
ut,
segnaliamo che l’adozione della nuova sillaba può essere
attribuita al fiorentino G. B. Doni, il quale sembra la
traesse dalla radicale del proprio casato. Nella seconda
metà del secolo XVII il nuovo nome si diffuse rapidamente
entrando nell’uso comune. Lo troviamo infatti citato come
cosa ben nota nel 1665 e ricordato nel Musico Pratico
di G. B. Bononcini.
Questa nomenclatura delle note è la più diffusa; rimane
l’eccezione della grammatica musicale dei paesi
anglosassoni, che ha conservato i nomi dell’antichissima
notazione alfabetica, per cui i suoni della scala
fondamentale sono indicati a mezzo delle lettere
A |
B |
C |
D |
E |
F |
G |
la |
si |
do |
re |
mi |
fa |
sol |
cui si aggiunge il suffisso
es
per indicare il bemolle e
is
per indicare il diesis.
Tratto da Enciclopedia Motta, Milano,
1968 |