Mirella Porta

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Scrive poesie in lingua italiana. Dopo venticinque anni di felice matrimonio, rimasta sola, trova nella poesia motivo di vita e riprende a scrivere con maggiore impegno. Frequenta il laboratorio di Vittoria Palazzo, giornalista e poetessa in lingua italiana, il cui giudizio è positivo.

Pur essendo nata a Milano, da genitori milanesi, non sa esprimersi nel dialetto della sua città che le piace moltissimo. Frequentando la Società Canottieri Milano, sul Naviglio, conosce persone che parlano in meneghino, comincia ad appassionarsi al dialetto ed è invogliata, soprattutto dal poeta Fermo Roggiani, a scrivere poesie in milanese che riscuotono un certo successo; ciò la spinge a frequentare il corso di grammatica e poi di letteratura milanese al Filologico.

Enrico Botturi e Luigi Cazzetta leggono le sue poesie e la spronano a continuare a scrivere. Partecipa per la prima volta al concorso di poesia "Anna Carena" nel 1985 e la sua poesia "RICORD D’ ESTAA" è fra le menzionate. Nell’ 87, il giornale La Martinella indice il concorso della poesia allegra; vince il 1° premio con la poesia "LA BICI GIALDA" per voti attribuiti dalla maggioranza dei lettori. Dal Corriere della Sera del 12/01/88

...... "La bici gialda" è una garbata satira su un fatto di cronaca che ha fatto discutere: le biciclette gialle rubate al Comune. E’ la storia di un bambino che desidera la bicicletta gialla, il cui sogno viene soddisfatto solo per mezza giornata, poichè il padre subito si affretta a dipingerla di marrone.

 

Nell’ 88 il prof. Enrico Botturi la introduce nel "Sciroeu di poetta" presentandola come il "pulcino del Sciroeu".

Si è dilettata nella traduzione di opere di illustri scrittori, fra le quali “L’addio di Lucia”, prosa tradotta in milanese ed in endecasillabi, e “La livella” di Totò, recitata in radio al Gazzettino Padano.
 

Scrive la prima prosa “ON AMOR SUL NAVILI”, nell’88, premiata (3°) al Concorso Gianfranco Crespi. Nel 90, al Concorso di poesia “El medajon del Cenacol”, la sua poesia “GH’ERA ON MUR” è menzionata.
Nel 91, al premio di poesia “La Famiglia Rhodense”, la sua poesia è finalista; Titolo: “E I DONN VANN DREE A SOGNA’ ”.
Nel 92, vince il 1° premio al Concorso Gianfranco Crespi, con la prosa “MA HINN PROPI INSCI’ MALNATT?”.
Nel 93, ancora finalista al premio di poesia “La Famiglia Rhodense” con la poesia “ON TITOL SBAGLIAA”. Sempre nel 93, vince il 1° premio al Concorso Gianfranco Crespi con la prosa “PENSER E RIFLESSION D’ON GATT EUROPEO”.
Nel 94, al concorso Maria Pia Arcangeli, è finalista con “I STELL DE SAN LORENZ” e “FELICITA’ ” che vince il 2° premio.
 

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