FICARRA
& PICONE
...una specie di chiosco
PICONE: Ma che hai? Ti vedo
contrariato...
FICARRA: Caro mio, stamattina
abbiamo sfiorato la tragedia... che a raccontarla ancora mi
vengono i brividi!
PICONE: Bah! Raccontami!
FICARRA: Piglio mia moglie e
mio figlio, il piccolo, e partiamo per il mare.
Mi infilo in autostrada, neanche faccio due chilometri... e
mi trovo davanti a una specie di chiosco in mezzo alla
strada, e una sbarra che mi impediva il passaggio...
PICONE: Il casello
autostradale!
FICARRA: Non dire quella parola
che mi fa impressione! Avendo mio figlio in macchina non
volevo fargli vedere che suo padre invece di scavalcare,
pagava!»
PICONE: Certo! Ai figli bisogna
dare il giusto esempio!
FICARRA: Invece questo
snaturato che era dentro mi fa: «Buongiorno».
Dico: «Buongiorno» e gli ho
fatto segno che c'era il bambino!
Dice: «Cinque euro!».
Rivolgendomi verso mio figlio dico: «Niente!
Questa specie di signore, ci vuole vendere una bibita!».
«MA CHE BIBITA! Se vuole passare deve pagare!» insiste 'sto
disgraziato.
Dico: «Vabbè, tanto io faccio
dieci chilometri. Il tempo di farmi un bagno e torno! Voi a
che ora chiudete?».
Dice: «Siamo sempre aperti!».
Dico: «Va bene, al ritorno
pago!».
«Non ha capito!» mi fa 'sto gran cornuto. «Lei paga ora e
pure al ritorno.»
Alla parola «PAGARE», non ti dico quello che è successo: mio
figlio comincia a piangere, mia moglie comincia a gridare
dicendomi: «Non ti consumare. Sfonda la sbarra e
andiamocene...».
PICONE: Una giornata che doveva
essere di svago...
FICARRA: Comunque, ho mantenuto
la calma e gli ho detto: «Signor mio! Io già sulla macchina,
appena la compro, senza nemmeno usarla, ci pago: l'IVA, il
bollo e l'assicurazione. Se la uso, ci pago la benzina, che
per l'ottanta percento sono tasse! Se la posteggio, volete i
soldi per il parchimetro; arrivo in autostrada e vi fate
pagare il passaggio... insomma, quante persone dovete
campare con la mia macchina?».
Lui mi guarda e dice: «Lei anzi
è fortunato, perché almeno qua paga e trova l'autostrada!
Pensi a quelli sulla PALERMO-MESSINA, che pagano il casello
e non c'hanno neanche l'autostrada!».
Gli ho detto: «Scusi, ma allora
questo è PIZZO?».
Dice: «Lo chiami come vuole
basta che paga».
Alla parola «PIZZO», la giornata si ricolora di rosa: mio
figlio smette di piangere e si rasserena, mia moglie sorride
e si tranquillizza... e io pago contento e soddisfatto.
Così, con la sbarra alle spalle e il sole negli occhi, ci
avviamo felici verso una giornata di mare.
Da
Ficarra & Picene, Stanchi, Milano, Kowalski, 2003,
pp. 139 - 141.
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